In appartamento a Catania, una stanza è fitta da anni ad uno specializzando di medicina. E’ qui da molto prima di me. E’ entrato da matricola ed è ancora nella stessa stanza con la professione quasi in tasca.
Da anni si lamenta perchè la specializzazione non gli riconosce ferie, malattie, contributi. Però ha comunque un contributo mensile pari praticamente al mio stipendio.
Ho sempre trovato assurda la sua situazione. A tratti anche machiavellica. Impensabile che una persona che cura malati non abbia diritto ad assentarsi per malattia. Preciso a tal proposito che lui sostiene di avere 30 giorni l’anno di assenza per qualsiasi motivo.
Dalla finanziaria scorsa, alla faccia di chi dice che Prodi e Schioppa sono delle carogne senza cuore, è stato stabilito che gli specializzandi di medicina hanno diritto ad un contratto di lavoro, con contributi, malattia, maternità e tutti i crismi.
Ovviamente siamo in Italia, e nonostante la legge solo da pochissimi giorni questa viene attuata. Da quanto ho capito si aspettano anche gli arretrati dal momento dell’entrata in vigore del provvedimento legislativo.
Vedo pure che gli specializzandi di medicina sono ben organizzati. Hanno anche un portale di riferimento. Proprio una bella cosa!
Ci sono però in Italia altre categorie di persone che deve lavorare per anni aggratis al fine di iscriversi ad un maledetto albo professionale. Sto parlando degli avvocati e dei commercialisti.
I neo laureati in giurisprudenza devono farsi sfruttare per 2 anni prima di poter tentare l’esame per l’iscrizione all’albo. Esame che si svolge una volta l’anno e che vi assicuro è tutt’altro che una passeggiata.
Per i dottori commercialisti c’è il vantaggio di poter godere di ben due sessioni l’anno, ma il perido di tirocinio si allunga a 3 anni.
Tirocinio in questo settore equivale a sfruttamento legalizzato. Le caste italiane di avvocati e dottori commercialisti si assicurano mano d’opera a costo zero. Sono lavoratori in nero, sfruttati, in nessun modo tutelati dalla legge. Non gli si riconoscono ferie, malattie, maternità. Niente di niente. E la cosa più allucinante è che tutto questo è legale.
Anni fa chiesi ad un mio caro professore universitario se erano realmente necessari tre anni di tirocinio per apprendere i segreti dei dottori commercialisti. Lui, che oltre ad essere un ottimo docente di materie ragioneristiche è anche abilitato commercialista e revisore contabile, molto candidamente mi rispose che anche il più scemo dei laureati in economia avrebbe imparato il mestiere in sei mesi al massimo: alla fine non devi far altro che applicare delle leggi. Per chi non lo sa sono laureato in economia e commercio e per motivi strettamente economici non posso affrontare tre anni di vita senza stipendio, quindi non mi iscriverò mai all’albo.
Come si giustificano allora i tre anni richiesti dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti? Ci vogliono tre interi esercizi (intesi come anni finanziari) per capire come registrare una fattura? E perchè dopo tre anni di vita da schiavo si deve anche passare un esame con scritto e orale? Esame che ha una percentuale di ammessi all’albo che spesso non supera il 20%.
Lo stesso vale per i futuri avvocati. Due anni di tirocinio per apprendere i misteri del ricorso amministrativo?
Certo, diverso è il discorso di chi sceglie di tirocinare presso uno specialista del suo settore di interesse, decidendo autonomamente di non farsi pagare perchè vede come grande vantaggio il know how che può acquisire da quello studio legale o commerciale.
Ma il neo laureato di economia o giurisprudenza ad oggi non può fare una scelta simile. Deve trovare uno studio legale o fiscale, nel quale stazionare per 2/3 anni fino a maturare il diritto a sostenere un esame, molto difficile da passare, e per il quale il candidato dovrà studiare separatamente rispetto alla propria attività professionale.
Ah, dimenticavo. Succedono poi cose moooooooolto strane. Lo sapevate che a Catania esiste un costoso corso di preparazione all’esame di dottore commercialista tenuto dallo stesso staff che fa da commissione per l’esame? Stranezze della vita π
Io mi chiedo, pechè Bersani non comincia a liberalizzare queste professioni? Per gli ingegneri l’abilitazione consiste in un esame svolto senza bisogno di tirocinio. Un mese dopo le sessioni di laurea hanno già la possibilità di abilitarsi. Il differenziale fra un buon ingegnere ed un incapace lo fa il mercato.
Perchè nel mercato delle consulenze legali e fiscali si fa così tanto filtro? Sappiamo tutti che certi vincoli non dipendono da una necessità vera di preparazione, ma sono semplici barriere all’entrata. In parole povere, un modo per evitare una sovrabbondanza di offerta, garantendo per contro una cartellizzazione del mercato.
In termini spicci. Son pochi, lavorano tutti ed è tanto vero che avvocati e commercialisti hanno dei listini nazionali. A maggio chiesi al commercialista dell’ufficio quanto mi costava la presentazione del 730 da parte sua. Considerando che lo stesso studio produce anche le buste paga pensavo ci volessero tre secondi, e di conseguenza quattro soldi. Per un 730 in cui sarei andato a rimborso di 38 Euro mi ha chiesto 40 Euro per la pratica. Ho rifiutato alla grande, anche perchè compilarsi da se un 730 è operazione chie richiede veramente pochi secondi, e poi considerando il buco da 10.000 Euro che io, povero laureato senza abilitazione, gli ho scovato, non me la sono sentita di fidarmi π
E se ce ne fossero molti di più di commercialisti e avvocati? Allora quelli bravi si farebbero pagare tanto, perchè andresi a pagare la maggior capacità professionale. Tutti gli altri invece dovrebbero sbattre il muso con il mercato e farsi concorrenza. Tutti diventerebbero estremamente sostituibili e non potrebbero trincerarsi dietro i listini di categoria per convincerti che cambiare non comporterebbe vantaggio.
Tutto il ragionamento è di una semplicità gigantesca. Eliminando l’albo, e di conseguenza le modalità di iscrizione, si darebbe il diritto ai laureati in determinate branche a svolgere la professione, ci sarebbero molte più opportunità di lavoro, i bamboccioni sarebbero più incentivati a diventare imprenditori di se stessi, il mercato delle consulenze professionali darebbe molte più possibilità di scelta ai clienti ed anche un notevole risparmio dato dalla concorrenza.
Bersani, tu ste cose le sai. Perchè ti fanno tanto paura le caste degli avvocati e dei commercialisti? Perchè di loro non si parla mai e gli si continua a garantire manodopera gratuita? Perchè, caro Bersani, non cominci a farci vedere che i coglioni li hai davvero?
Complimenti, bell'articolo. π
Faccio parte di una delle categorie che citi e non posso che sottoscrivere in toto quello che hai riportato (in particolar modo riguardo allo "sfruttamento legalizzato").
A proposito di cose molto strane c'è anche da dire che l'esame è si difficile e occorre trovare il tempo anche per studiare ma (avendone la possibilità) non è impossibile.
A complicare ulteriormente il tutto è, al solito, la casta dei professionisti che solitamente in sede di commissione ha ampiamente voce in capitolo.
Come dire se si ha il babbo o lo zio avvocato… l'esame non è poi tanto difficile..
Peccato che il numero di posti è limitato e quindi chi non ha le giuste conoscenze deve tenere ben presente che un tot di posti è "prenotato" π
Scusa se mi permetto cosi' sfacciatamente, ma certe cose mi fanno sanguinare gli occhi:
"Inpensabile" -> "Impensabile"
Denghiu' π !
@ mattia: avvocato o commercialista?
@ Giambo: e d'altra parte sei svizzero mica per caso π
Ciao! Ho letto il tuo post sui colloqui di assunzione..io ne ho fatti diversi ma ancora non capisco cosa interessa realmente a quelli della HR. Non glie ne importa nulla del CV o delle esperienze che hai maturato. Gli interessa solo trovare la "pecorella" di turno. Pero' test con "mongolfiere" ancora non mi son capitati.
@ davidonzo
futuro (sperem..) avvocato, per ora semplice "sfruttato" da una categoria professionale che ha mantenuto praticamente invariata la mentalità corporativa delle "Corporazioni delle arti e mestieri" del '200 π
Il mio concittadino Bersani, l'uomo della Provvidenza!! (l'è un piasintei anca lu, un gran brav ragass..). Hai ragionissimo, e ci vorrebbe un grosso movimento d'opinione per riuscire in un'impresa del genere. π
@ Holliston: io non so cosa cercano, ma presuno non troveranno mai me…
@ Mattia: a casa mia c'è pure un tirocinante per avvocatura, non mi manca niente π
Purtroppo so come ve la passate, ed è semplicemente vergognoso.
@ spiff: io ho come il sentore che qualsiasi cosa si possa dire o fare, lassù nelle stanze dei bottoni faranno orecchie da mercante…