La finale del grande fratello!!!

Poso fa ero in cucina. Lavavo le stoviglie dopo cena. Le TV stava su canale 5. Parte l’anteprima del Grande Fratello. Si proprio quel programma ridicolo che dimostra che nel 2006 in Italia per essere qualcuno, non serve studiare, sudare, lavorare, faticare. Basta essere selezionato dallo staff di un reality per diventare ricco e famoso… Perchè faticare?!

La puntata inizia con la presentatrice che sommessamente afferma

Siamo spiacenti e addolorati per quanto successo ai nostri militari in Iraq. Siamo vicini alle famiglie. Ma lo spettacolo deve continuare e faremo di tutto per farvi divertire in quella che è la FINALE DEL GRANDE FRATELLO!!!

Traduco in linguaggio corrente la stronzata di cui sopra.

Fare oggi una puntata di un programma di minchia come il nostro è assolutamente fuori luogo! Ma siccome i nostri sponsor hanno pagato MILIARDI per veder pubblicizzati i loro prodotti durante la pubblicità, in considerazione del fatto che hanno pagato pure un supplemento, dato che stasera prevediamo uno share di almeno il 30% superiore alle altre puntate, ce ne dobbiamo sbattere un par di palle dei tre ragazzi morti in Iraq, in una guerra che non è la loro, che non hanno voluto, che è stata decisa da chi ha il culo comodamente seduto su una poltrona del cazzo!!!
Per questi ed altri motivi, la gente può continuare a morire in tutto il mondo, ma il grande fratello deve andare avanti, perchè l’azienda fa più soldi con i celebrolesi chiusi in una casa a fare un cazzo, che con dei militari che, mal volentieri, rischiano la vita ogni secondo!!!

6 thoughts on “La finale del grande fratello!!!”

  1. Bah, forse ti sembrero’ cinico, pero’ credo che se decidi di partire come soldato in una zona di guerra, allora devi anche considerare il fatto di lasciarci le penne.
    E se muoiono 3 camionisti in un incidente causato dal sonno (Diretta conseguenza di turni massacranti) ? E se muoiono 3 muratori a causa di condizioni di sicurezza insufficenti ?
    Per queste persone la morte non e’ contemplata nelle condizioni di lavoro …

  2. La gente muore tutti i giorni, per mille motivi. Colpi di sonno, malattie, cadute rovinose. A volte si muore in modo quasi comico…
    La morte è da contemplare per tutti. Praticamente è l’unica cosa certa della vita : - )

    Il problema non è che loro stanno li, ma chi gli ha fatto firmare un foglio in cui si dichiaravano volontari con la falsa promessa che sarebbe stata una missione quasi umanitaria, di pace. Quando in realtà li infuria la guerra civile, provocata da un attacco USA che si è rivelato del tutto infondato!
    Ancora le cercano le armi di distruzione di massa…
    L’unica arma di distruzione di massa che ho visto io, aveva la bandiera stelle e strisce disegnata sopra…

    Si può morire in ogni momento, ma c’è modo e modo…

    Peccato certe cose non si dicano mai in TV, se non in qualche programma mandato in onda in dodicesima serata.
    L’italiano, dall’alto del suo storico menefreghismo, preferisce il grande fratello…

  3. Non so cosa abbiano raccontato ai soldati partiti per l’Iraq, ma mi sembra strano che loro non sapessero com’era la situazione.
    Andavano in una zona di guerra, gli attacchi alle forze di occupazione sono all’ordine del giorno. Sapevano di non essere in benvenuti, sapevano che aria tira nella regione.
    Sapevano che il “mestiere” del soldato comporta ammazzare o farsi ammazzare.
    Mi pare veramente cinico ora dipingere queste persone come degli eroi o dei martiti e restare indifferenti davanti alle vittime civili del conflitto: Loro non hanno firmato nessun foglio, non si sono mai proposti come volontari.

    Nota: Questo non vuole essere un flame : - )

  4. beh, che non sia un flame mi sembra chiaro : - D
    Ti stimo troppo perchè una divergenza di opinioni la possa considerare un flame : - ) .

    Vedi, l’Italia non ha partecipato attivamente all’occupazione. Il suo ruolo doveva essere “post guerra”. Se non che un bel giorno Bush si alza, e decide che la guerra è finita, nonostante gli scontri non si siano mai placati…

    Agli italiani era stato dato un ruolo pacificatore “ricostruirete strade, e garantirete la sicurezza nelle città con piccole azioni di polizia…”

    In Iraq la guerra non è mai finita… nonostante, prima di mandare truppe italiane, un certo Bossi aveva detto “la guerra durerà giusto il tempo di un buon sigaro…”

    Io non voglio mitizzare i militari, voglio semplicemente porre l’accento sul fatto che migliaia di errori fatti da “chi decide” sono costati vite umane di “chi non può decidere”.

    Bush, Berlusconi, Blaire, non hanno nessun figlio da piangere. Ed il rammarico e che la guerra poteva e doveva evitarsi, dato che non ha fondamento.
    Ancora le cercano le armi di distruzioni di massa…

    La guerra stessa, poteve e doveva essere gestita diversamente…

    PS: adoro quando chi la pensa diversamente da me riesce a spiegare il proprio punto di vista senza frasi del tipo “tu non capisci un caxxo…” : - )

    Se c’è il blog serve anche per discutere, e discutiamo pure : - )

  5. In parte sono d’accordo con te, in parte con Giambo. La missione, doveva essere di pace, ma se finora sono morti 3000 soldati USA, alla fine c’è qualcosa che non fila nella giusta direzione, checché dicano Bush, Blair, il nostro ex PdC. E se ci vai, devi mettere in conto i rischi, non prendere per oro colato quello che ti dicono seduti su una poltrona in pelle. Onore al merito, ed al sacrificio, e rispetto, però non posso esimermi dall’incazzarmi quando ci si ricorda di chi è morto, solo quando succede qualcosa, vedi anche la storia di Tommaso Onofri. Mi fa incazzare che ci siano morti più o meno illustri.

Comments are closed.