Nuovo emendamento al DLL intercettazioni

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Certo, che senso ha intercettare il mafioso che parla con la mamma? Nessuno. E perché spendere milioni di euro per ascoltare un delinquente che racconta la sua vita sessuale ad un amico? Questo è il senso del DLL intercettazioni: si risparmia, si tagliano gli sprechi.

Ma per la verità, come faccio a sapere che il mafioso chiamerà la mamma o il capo clan se prima non lo intercetto? Belle bega questa. Ma il nostro governo ha trovato la soluzione in un emendamento presentato dall’opposizione Dalemiana (scusate per la parola opposizione associata a Dalema…)

Qualsiasi cittadino che supponga di essere intercettato perché evasore fiscale, associato a clan mafiosi, pedofilo o tutto insieme, dovrà, prima di ogni chiamata con apparecchi atti alle telecomunicazioni, informare  la prefettura competente per territorio, delle proprie intenzioni, dando generalità della persona chiamata, durata presunta della telefonata e breve riassunto degli argomenti proposti.

Il prefetto che riceve la comunicazione dal sospetto malavitoso dovrà a sua volta informare il comando di polizia più vicino, il quale valuterà l’opportunità di avviare l’intercettazione telefonica.

Nel caso in il soggetto intercettato dia falsa comunicazione delle sue intenzioni, sarà perseguibile per il reato di monelleria che prevede una sanzione amministrativa fino a 2 Euro e la reclusione a Villa Certosa per un weekend.

Nonostante tutto, la Stantanché rimane di gran lunga più esilarante.

Welcome to banana republic!

Via Tanino