Formattare il disco ed installare sia Windows che Linux

Moticanus mi chiede in questo commento:

Mi accingo, dopo un anno e mezzo dal suo acquisto, a formattare il mio notebook. Premettendo che non ho intenzione di abbandonare il so di casa micrisoft…avevo pensato di affiancare ad esso un qualche versione di Linux.

Tu cosa mi consigli? E’ solo perdita di tempo?
Ho 512 di ram e 80 gb di hd.

Eventualmente quale versione, tra le tante, di Linux converrebbe usare?

Premetto di non essere un espertissimo e riporto quindi solo la mia esperienza. Ho anch’io un portatile, con un HDD da 60 GB dove ho installato sia Win XP che Linux Ubuntu. Considerate anche che io XP lo uso solo in caso di strettissima necessità, per fare qualche esperimentucolo e per non perderci troppo la mano πŸ™‚

Fase Preliminare.

Quanto spazio destinare ad ogni sistema? Questo dipende dall’uso del pc. Ovviamente si andrà a destinare più spazio al sistema operativo che si utilizzerò di più. Non tanto per motivi direttamente legali al sistema, ma per il fatto che verosimilmente si produrrà una quantità di dati superiore e sarà quindi necessario più spazio fisico.

GNU-WINConsiderando una dimensione di 80 GB e non essendo certi di quello che sarà (magari si vuole passare a Linux in via definitiva, ma non si conosce bene e si ha comunque qualche dubbio) una distribuzione al 50% potrebbe andare più che bene.

Quale distribuzione Linux usare? Qui non si può dare un nome certo. Le distribuzioni Linux sono tantissime e rispondono ad esigenze diverse. La cosa migliore è quella di testare più distro e scegliere quella che ci ha maggiormente incuriosito. Tutte le distribuzioni più utilizzate sono disponibili anche in versione "live", ovvero utilizzabili via CD-ROM senza bisogno di installazione fisica sul disco. Altra discreta fonte di orientamento è questo test on line.

Un consiglio generale che mi sento di dare è scegliere una distro molto diffusa. In questo modo la possibilità di reperite aiuto sarà maggiore.

Installo (Windows).

Sembrano cose scontate, ma installare due sistemi operativi su un disco quando di mezzo c’è Zio Bill non è cosa scontata.

Il primo sistema da installare è sicuramente Windows. Questo per il solo fatto che il sistema di casa Redmond brasa qualsiasi boot loader installato, appropriandosi del boot del disco. Per risolvere è sufficiente installarlo per primo.

Fortunatamente, sia Windows che Linux danno la possibilità di modificare la tabella delle partizioni. Per cui, inserendo il cd di installo di Windows, formattate completamente l’intero disco, create due grandi partizioni e nella seconda (quella creata fisicamente dopo) fate installare Windows. L’altra potete tranquillamente lasciarla non formattata, o se preferite impostate un file system qualsiasi, tanto poi lo ricambierete πŸ™‚

Fate tutti i farfugliamenti necessari per installare Windows, installate i driver necessari e tutto il resto e potrete passare alla fase successiva.

Installo (Linux).

Riavviate il sistema con il cd di installo della vostra distro inserita. Oramai anche Linux ha le classiche installazioni guidate in stile scimmia micro$oft (Avanti >> Avanti >> Avanti). Ma quando vi chiederà in quale partizione installare il sistema, scegliere di modificare la tabella delle partizioni nel seguente modo.

  1. File di SWAP: per la verità non necessario, ma estremamente consigliato. Di solito la partizione di swap è il doppio della RAM di sistema. E’ meglio posizionare questa partizione come prima.
  2. Partizione "/": la partizione in cui verrà installato il sistema. La partizone di root insomma. Una dimensione di 5GB dovrebbe essere più che sufficiente.
  3. Partizione "/home/": in cui risiederà la home utente e tutti i pacchetti installati dall’utente non root. Dimensionare la partizione per la parte restante del disco.

Poi dipende dal vostro gusto. C’è chi crea anche una partizione separata per il boot loader (una trentina di mb dovrebbero essere sufficienti). Chi invece crea la sola partizione di swap separata. Con la scelta proposta avrete il vantaggio di backuppare un’intera partizione ed avere tutto quello che serve come utente in un sol colpo, indipendentemente dai file di sistema.

Fatto questo, ed avendo avuto cura di NON modificare in alcun modo la partizione Windows, procedete con l’installo della distribuzione. Le domanda poste dalla procedura giudata sono abbastanza standard e non creano particolari problematiche.

Ma una partizione condivisa?

Avevo volutamente saltato questo punto. Un po’ perchè penso che, seppur si hanno più OS installati, se ne userà solo uno come principale, un po’ perchè oramai qualsiasi file system riesce a scrivere altri fyle system. Ma andiamo per gradi.

Il file system che andrete ad utilizzare per Windows sarà quasi sicuramente di tipo NTFS, mentre il file system per Linux sarà Ext3. In teoria non è possibile scrivere la partizione Windows da Linux e viceversa. Ultimamente sono stati rilasciati dei tools che permettono di farlo, ma sulla loro affidabilità (soprattutto per quelli che da Windows cercano di scrivere il file system Ext3, ma anche Ext2) c’è ancora molto da lavorare.

Se si pensa di gestire dati indipendentemente dal sistema operativo in running sarebbe meglio creare una partizione in FAT32. File system gestibile senza problemi sia da Windows che da Linux.

Conclusioni.

Tutto quello qui riportato è IMHO. Nasce dalla mia esperienza personale e non vuol essere verità assoluta. Chiunque, via commenti, potrà apportare rettifiche, critiche, precisazioni.

Chiunque si approcci per la prima volta a Linux deve mettersi in testa che sta usando un sistema diverso. Non è ne più difficile ne più facile di Windows. E’ semplicemente diverso e determinate cose si fanno con un approccio metodologico differente. Tempo fa scrissi qualcosa in merito alle differenze.

Spero che Moticanus sia soddisfatto πŸ˜‰

8 thoughts on “Formattare il disco ed installare sia Windows che Linux”

  1. @AlienmaN

    Funziona egregiamente sia con le unità interne che con quelle esterne : per le unità esterne è necessario da Windows smontarle con la "Rimozione Hardware" altrimenti ntfs-3g le monta in sola modalità read only;)

  2. Più che soddisfatto. L'operazione da fare vedo che è abbastanza semplice…almeno pare!

    Io solitamente faccio il contrario di quel che tu dici […Considerate anche che io XP lo uso solo in caso di strettissima necessità, per fare qualche esperimentucolo…] in quanto faccio fatica a staccarmi da win, ma mi incuriosisce Linux e il mio sperimentare consiste nel conoscerlo e iniziare ad usarlo.

    Alla fine non so se convenga fare proprio una installazione di linux anzichè usare le versioni live (tempo fa ho dato un'occhiata a quella di ubuntu). Anche se queste, mi pare, permettono una semplice "visione" del so.

    Piccola parentesi: ad oggi…non ho capito se linux è una brutta, o meglio, rivisitata copia di win o ha qualcosa di veramente innovativo! Come il progetto open-office che critica il costo di M.Office, ma poi in realtà lo ha scopiazzato a più non posso. La mia lungi dall'essere una critica, vuol porre soltanto uno spunto di riflessione!

  3. @ moticanus: linux nasce come reazione a Minix. Il professore di sistemi operativi di Linus Torvalds distribuiva anche il sorgente, ma la licenza non permetteva lo sharing delle modifiche.

    La cosa fece molto seccare Linus che realizzo un proprio kernel e lo distribuì con licenza totalmente aperta, in modo che tutti avrebbero potuto apportare modifiche e migliorie.

    Minix nasce come sistema UNIX al minimo. Un micro kernel.

    Di fatto anche Linux è basato su sistema UNIX, ma funziona anche su PC.

    Ricorda che Linux è un kernel. Tutti i programmi (per l'esattezza pacchetti) che ruotano attorno sono fuori dal kernel. In questo modo puoi costruirti il sistema operativo su misura.

    Al kernel puoi associare un programma desktop con il relativo gestore finestre e tutto il resto. Ma è cosa indipendente dal kernel.

    Invece in Windows la navigazione a finestre e moltissimi elementi desktop sono parte integrante del sistema e da questi non puoi prescindere. Ovviamente la cosa accorcia moltissimo le possibilità di scelta dell'utente.

    Non sto qui a dirti che per organizzazione e dinamica di sistema win e linux sono due mondi separatissimi. Usano anche file system del tutto diversi.

    Se per imitazione consideri la navigazione a finestre ed i menu a tendina, beh, sappi che M$ a suo tempo li copiò da Apple, dopo di che sono diventate di fatto uno standard (che io grazie alla possibilità di scelta che mi da linux NON uso).

  4. Per l'esattezza è ntfs-3g. Io lo uso spesso ed è abbastanza stabile. Non mi ha dato problemi finora. Esiste da luglio 2006 ed è basato su ntfsmount, che esiste ancora da prima. NTFS è un ottimo filesystem IMHO. L'unico difetto è che non è supportato da Linux in maniera nativa πŸ˜›

    Comunque, riguardo al problema del bootloader, installare prima Windows e poi GNU/Linux è una soluzione, ma non è l'unica. Teoricamente si può anche installare prima GNU/Linux e poi Windows, per poi usare una distro Live o lo stesso disco di installazione della distro che si è usato e reinstallare il bootloader predefinito, magari in chroot, con le impostazioni per raggiungere la/le partizione/i di Windows.

  5. Salve Davidonzo…

    la volevo informare che dopo la bellezza di un anno e più ho finalmente creato il mio dual boot! 1/2 Xp e 1/2 e Ubuntu!!!

    Dopo aver tergiversato con alcune distro live…aver passato un pò di tempo con macchine virtuali (sia di ubuntu che mandriva, etc etc) ho fatto il grande passo!

    A parte aver un pò penato per la mia scheda wireless πŸ™ adesso il sistema e ben lubrificato!!

    Saluti!

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